ORIGINI DELLA PAROLA TERRORE
Etimologicamente il termine terrore deriva dal latino terror-oris e indica un sentimento e uno stato psichico di forte paura basati su fatti e situazioni fortemente impressionanti.

Nella storiografia il Terrore è il periodo della Rivoluzione francese che va dall'espulsione dei Girondini dalla Convenzione (2 Giugno 1793) alla caduta del capo del partito giacobino Maximilien de Robespierre (27 luglio 1794).
Il governo rivoluzionario instaurò il regime del terrore non solo per distruggere i suoi nemici ma anche per tenere in soggezione il popolo che era ancora troppo immaturo per comprendere e utilizzare le grandi conquiste politiche e sociali che la rivoluzione aveva prodotto. Il terrore diventa un’azione politica collettiva che non ha come obiettivo quello di ispirare rispetto dell’autorità, ma la distruzione delle capacità di reazione dell’individuo e delle relazioni sociali della collettività.
La Rivoluzione francese consegnerà questa tecnica mentale alle grandi dittature del Ventesimo secolo: Comunismo e Nazismo.
Negli ultimi due secoli terrore e terrorismo sono stati la continuazione della politica, il terrorismo è sorto nel momento in cui in Europa sono nate l’opinione pubblica, la rivoluzione e la controrivoluzione e tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento gli attentati terroristici hanno caratterizzato la storia europea, quello che più di ogni altro ha condizionato la storia fu l’assassinio di Francesco Ferdinando d’Asburgo a Sarajevo, nel 1914.
IL TERRORISMO NEL MONDO
Dal XX secolo e fino ai nostri giorni, in diverse parti del mondo presero piede svariate forme ed organizzazioni terroristiche di cui alcune ormai debellate, altre continuano a destabilizzare la sicurezza della popolazione e la stabilità politica ed economica dei governi di tutto il mondo.
Tra i vari gruppi terroristici nella storia ricordiamo: le Brigate rosse in Italia, l'ETA in Spagna, l'IRA in Gran Bretagna, Al-Qaeda e ISIS in Medio Oriente.
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